Albert Camus – Società
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Un cittadino è innocente fino a prova contraria, la giustizia ha bisogno di un colpevole subito, i giornali hanno bisogno dell’uno e dell’altro perché i cittadini possano dividersi fra innocentisti e colpevolisti, difficile conciliare le esigenze di tutti.
Non tutti i delitti hanno riflessi sociali. Ma ci sono delitti, invece, in cui tutto è sociale, dall’arma usata all’ambiente fisico, dai caratteri dei protagonisti al loro modo di vita, tutto, perfino il dolore, perfino il peccato, perfino la riparazione, perfino il pentimento.
Nei singoli la follia è una rarità: ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
I poteri decidono il da farsi e per ottenere ciò che è utile ai loro interessi, diffondono a martello su di noi delle novità, delle idee, dei prodotti, fino a convincerci che siano per noi indispensabili. È così che creano i nostri “bisogni”, dando l’illusione ai nostri cervelli di poter scegliere liberamente.
Se il tuo attore preferito vuoi incontrare a Londra devi andare.
Ti rendi conto che le cose non vanno, del fallimento del capitalismo, della solitudine di cui ci stiamo nutrendo ma, non riesci a fare nulla di diverso che lamentarti.