Albert Camus – Verità e Menzogna
La verità, come la luce, acceca. La menzogna è un crepuscolo che mette in valore tutti gli oggetti.
La verità, come la luce, acceca. La menzogna è un crepuscolo che mette in valore tutti gli oggetti.
Ho sempre pensato che la sincerità fosse una delle regole fondamentali della vita. Che per giocare bene dovevamo avere nelle mani le carte della sincerità, del rispetto e della correttezza. Ma mi rendo conto che la vita non è un gioco ma una vera e propria trappola di giocatori abilissimi a “barare”!
Seduto su di una poltrona blu non ho visto altro che la superficiale strafottenza di essere parole e pensieri su carta contante. Si è persa l’importanza della libertà concettuale di esprimersi e dalle sue ceneri si erge altissima, nera torre, la nobilitante certificazione.
Quel che non si spera, accade più spesso di quel che si spera…
Un uomo geloso non è sempre innamorato, a volte è solo un imbecille che pensa di vantare dei “diritti” su quella persona. Chi ti ama davvero non ti dimentica in un angolo né ti lascia andare, lotta, insiste e soprattutto se ne frega di chi lo scoraggia, le incertezze non esistono, quelle lasciamole ai finti innamorati.
Mentire è il modo più semplice per sfuggire ad uno sguardo che chiede di guardarti dentro. Ricorda, però, che la bugia rimanda di poco il temuto confronto con la verità. E allora sarà lei stessa che ti verrà a cercare e ti farà pagare caro il tuo inganno. Già. I debiti si pagano sempre.
Il potentissimo essere, alto in grado nelle sfere celesti, l’Arcangelo Gabriele che reca dall’Acqua il nuovo Cristo nel mondo, è servitore dell’altissimo che è amore. Rapita perché custodiva l’universo dei sogni, che è comunque costruito dal Tao, il bianco e il nero, lo zero e l’uno, la matrice da cui è generato questo. Il Signore degli eserciti la macella e la da mangiare ai suoi e al mondo credendo forse di far bene, per dare ai suoi figli e al Cristo, la possibilità di realizzare i desideri modificando il loro DNA, modificando la matrice raddoppiando la sua prestanza per risultati migliori e più belli, facendola andare al doppio della velocità, e dare all’uomo… l’immortalità? Che forse sarebbe giunta prima o poi, attraverso la maturità, le giuste azioni. Ma con questo modo di operare, gli angeli, astuti e pazzi alchimisti, capeggiati dall’arcangelo, per averla subito insieme all’altro universo, obbedendo al Potente (che non so come faccia a non vedere il risultato, a meno che non voglia suicidarsi) hanno accelerato troppo i tempi e nel modo sbagliato, affrettando la velocità del generatore che prima o poi perderà colpi fino a rovinarsi e deperirsi, morendo insieme all’altro cosmo, usato in questo modo. Correndo sempre ai ripari cercando di farla apparire come quella che commette le loro azioni forsennate, per restare nascosti a farle ancora, come sotto una cappa di nebbia mandata dalla rosa bianca e nera dei cieli, la dea Afrodite, forse una delle madri del messia, il Vampiro, figlio replicato del Serpente. Per ottenere quello che volevano e costruirsi diversamente, hanno rapito, squartato, ucciso, ingannato, mentito, seviziato, violentato, amputato, depredato, falsificato, sia materialmente che spiritualmente, prestato orecchio solo alle parole che innalzavano i loro propositi, costruito con l’energia de morti (precedentemente ammazzati da loro) i figli perfetti e ricchi di perfezione e virtù, il cui scopo era oscuro. Mi chiedo e mi domando, di quale amore vanno mai blaterando?