Albert Einstein – Frasi Sagge
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.
La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.
Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, possono cambiarlo davvero.
Il bene pubblico è la legge suprema.
Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s’accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.
Le persone ci rendono tutte felici. Alcune quando vengono, altre quando se ne vanno.
L’importanza appartiene agli occhi che guardano non a ciò che stanno vedendo.
La mia fortuna? Aver capito che anche le note stonate sono musica.
Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, possono cambiarlo davvero.
Il bene pubblico è la legge suprema.
Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s’accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.
Le persone ci rendono tutte felici. Alcune quando vengono, altre quando se ne vanno.
L’importanza appartiene agli occhi che guardano non a ciò che stanno vedendo.
La mia fortuna? Aver capito che anche le note stonate sono musica.
Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, possono cambiarlo davvero.
Il bene pubblico è la legge suprema.
Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti s’accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose, quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole quasi, di fronte alla grandezza del mostro da atterrare.
Le persone ci rendono tutte felici. Alcune quando vengono, altre quando se ne vanno.
L’importanza appartiene agli occhi che guardano non a ciò che stanno vedendo.
La mia fortuna? Aver capito che anche le note stonate sono musica.