Alberto Grandinetti – Musica
La musica classica non si può spiegare, la si può solo vivere sulla propria pelle!
La musica classica non si può spiegare, la si può solo vivere sulla propria pelle!
Saltellare fra le note, anche questa un’arte che crea un ponte fra la musica e l’espressività corporea. Il ritmo è quanto di più magico accade in un corpo dove l’anima, il cuore, il respiro, il movimento hanno una loro armonica espressione troppo spesso mortificata dall’abitudine e dalla convinzione che volerla adattare a ciò che è di uso e credenza comune sia cosa buona e giusta sottovalutando una importante forma di libertà che è la spontaneità quale naturale e autentica espressione dell’unicità di un uomo.
Se non ascolti musica non hai voglia di vivere.
La parola umana è come una caldaia incrinata su cui battiamo musica per far ballare gli orsi, quando vorremmo commuovere le stelle.
Ti guarisce, la musica. Ti solleva come un vento forte ma gentile, ti gonfia gli abiti e allarga il cuore, si insinua come aria di mare ad impregnare pelle e pensieri, ti bacia gli occhi come fa il sole, ti solletica il collo come un cucciolo morbido e ti accende l’anima come fiamma di passione. E ti abbraccia, come ti abbraccia la musica solo pochi sanno farlo, solo pochi sanno avvolgerti fino a farti sentire salva da tutto il mondo, fino a farti sentire forte, fino ad infonderti amore puro.
Lasciarsi andare, senza pensieri, sulle note di un pentagramma. Per cadere a caso, senza paura, tutto il resto è buio e sentirsi accarezzare sul viso da un lieve sospiro che ti attraversa dolcemente la mente.
Alterazioni del cervello e bequadro della normalità… Ops.