Alberto Moravia – Libri
E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Ogni parola porta in grembo il peso della sensibilità di chi l’ascolta.
Agivo in questo modo, cercando di attirare il suo affetto senza pensare di ricambiarlo.
Lei sta cambiando volto, te ne accorgi quel mattino d’inverno, ha gli occhi più scuri che ondeggiano in un’ellissi di sguardo. Ti vede ma sembra non accorgersi di te. Così agisce il veleno del tempo, porta all’oblio e si scordano i momenti di gioia, la percezione avuta di un’unione perfetta.All’improvviso lo sai, sta sognando qualcosa di nuovo che possa smembrare un presente tedioso e lo rivesta di luce, un costante tremore, un’ansia di vita diversa, una stagione finita che invochi il bisogno di altro. Non puoi trattenerla, è come stringere un pugno di sabbia impalpabile che scivola attraverso le dita. Cerchi di uscire da quella stanza buia e senza memoria, provi a scrollarti di dosso il veleno del tempo, quel Lete insidioso di acqua che bagna e cancella i ricordi.Lo scorso Natale le regalasti l’ultimo cd dei Nirvana e un biglietto rosso con scritto “Io scelgo te”.Lo lesse e rilesse molte volte, più leggeva e più si apriva sul volto un sorriso felice di bambina.Ti baciò teneramente.”Io scelgo noi.”
Le scappava già un po’. La sentiva spingere sulla vescica, come uno spillo conficcato dentro la pancia. Non ce l’avrebbe fatta nemmeno oggi, ne era sicura.Ogni mattina lo stesso. Dopo colazione si chiudeva nel bagno e spingeva, per svuotarsi di tutta la pipì. Rimaneva sul water a contrarre gli addominali finché dallo sforzo non le prendeva una fitta alla testa e le sembrava che gli occhi le sgusciassero dalle orbite, come la polpa dell’uva fragola se schiacci l’acino. […]Tanto non serviva a niente. Arrivata in fondo alla prima seggiovia le scappava sempre così forte che era costretta a sganciarsi gli sci, ad accovacciarsi nella neve fresca, un po’ in disparte, a fingere di stringersi gli scarponi e intanto a fare la pipì.
Se uno ci pensa bene, nessuno nasce al mondo con un problema; se noi ci mettessimo realmente ad analizzarli, vedremo che alla fin fine la maggior parte dei nostri “problemi” sono inesistenti e quelli che sono reali sono creati da noi o da altre persone, sono causati dalle nostre azioni, dalle risposte che diamo alle domande che ci vengono poste. Se iniziassimo a vedere le regole come degli aiuti e non come degli ostacoli, magari le nostre vite sarebbero più ordinate e meno problematiche. Però la verità è che senza preoccupazioni e senza problemi non sapremmo che cosa fare nelle nostre giornate, a noi piace crearci dei problemi per metterci alla prova con noi stessi, per sentirci forti nel risolverli, per sentirci realmente vivi.
Quando uno è innamorato si vede, lancia segnali misteriosi.