Alberto Sughi – Arte
Il lavoro del pittore non finisce col suo quadro: finisce negli occhi di chi lo guarda.
Il lavoro del pittore non finisce col suo quadro: finisce negli occhi di chi lo guarda.
Quando parliamo di libertà artistica in questo paese talvolta ci dimentichiamo del fatto che la libertà dipende spesso da finanziamenti adeguati.
La danza è un miracolo terreno: è la vittoria dell’anima sulla forza di gravità, è…
Vivere è arte e i nostri sogni, sono la materia prima con cui operare.
Il fascino è l’arte di farsi dir di sì senza aver posto alcuna domanda esplicita.
Nell’arte, la bellezza non è altro che la bruttezza mitigata.
Il nero è un’entità, una presenza significante.Il nero non è anticolore, è colore morale.Il nero è anche protesta, come il bianco ha valore di pace.Nato dalle terre, dalle ocre gialle, rosse, brune dei primi anni, negli anni’40, dai grigi nelle loro infinite cadenze (degli anni’50), dai bianchi crudi e secchi, io ho trovato nel nero un punto di appoggio. Mi pare un riconoscimento essere stato considerato un pittore del nero. Anzi, un privilegio.Anche se, quando i neri di Hartung o di Kline non erano consueti, si veniva considerati “troppo tristi e severi”. Il nero è il piacere di non essere di moda. E il dolore di leggere uno sguardo severo negli occhi di chi guarda.