Alesandro Giannoccari – Stati d’Animo
Un istante senza te… è un eterno morire.
Un istante senza te… è un eterno morire.
Le emozioni sono cavalli selvaggi. Non sono le spiegazioni che ci fanno avanzare, è la volontà di proseguire.
Sono un libro aperto. Non riesco a nascondere nulla. I miei stati d’animo, il mio umore, i miei sentimenti, il mio “io”. E tutto scritto sul mio viso e nei miei occhi. Sono un libro aperto ma che nessuno è capace di leggere.
E guarderai le stelle, in una notte di novembre, le luci e il buio, nel silenzio. E un grido che si libererà dentro di te, di tutto quello che non parli mai, non piangi e sai che il dolore non sparisce.Il giorno tace, ma nel sonno si ribella e fa a pugni con te. Rinnegherai quei giorni inutili, la rabbia soffocata, di accese emozioni esploderà, ma il tempo consuma ogni cosa e ti porta via con se…
Piccole gocce di solitudine formano oceani immensi sui quali dover navigare. Solo i più fortunati li solcano su yacht superaccessoriati. Tutti gli altri, salpano su piccole e modeste imbarcazioni.
Sono persa nel buco nero dei ricordi.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
Le emozioni sono cavalli selvaggi. Non sono le spiegazioni che ci fanno avanzare, è la volontà di proseguire.
Sono un libro aperto. Non riesco a nascondere nulla. I miei stati d’animo, il mio umore, i miei sentimenti, il mio “io”. E tutto scritto sul mio viso e nei miei occhi. Sono un libro aperto ma che nessuno è capace di leggere.
E guarderai le stelle, in una notte di novembre, le luci e il buio, nel silenzio. E un grido che si libererà dentro di te, di tutto quello che non parli mai, non piangi e sai che il dolore non sparisce.Il giorno tace, ma nel sonno si ribella e fa a pugni con te. Rinnegherai quei giorni inutili, la rabbia soffocata, di accese emozioni esploderà, ma il tempo consuma ogni cosa e ti porta via con se…
Piccole gocce di solitudine formano oceani immensi sui quali dover navigare. Solo i più fortunati li solcano su yacht superaccessoriati. Tutti gli altri, salpano su piccole e modeste imbarcazioni.
Sono persa nel buco nero dei ricordi.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.
Le emozioni sono cavalli selvaggi. Non sono le spiegazioni che ci fanno avanzare, è la volontà di proseguire.
Sono un libro aperto. Non riesco a nascondere nulla. I miei stati d’animo, il mio umore, i miei sentimenti, il mio “io”. E tutto scritto sul mio viso e nei miei occhi. Sono un libro aperto ma che nessuno è capace di leggere.
E guarderai le stelle, in una notte di novembre, le luci e il buio, nel silenzio. E un grido che si libererà dentro di te, di tutto quello che non parli mai, non piangi e sai che il dolore non sparisce.Il giorno tace, ma nel sonno si ribella e fa a pugni con te. Rinnegherai quei giorni inutili, la rabbia soffocata, di accese emozioni esploderà, ma il tempo consuma ogni cosa e ti porta via con se…
Piccole gocce di solitudine formano oceani immensi sui quali dover navigare. Solo i più fortunati li solcano su yacht superaccessoriati. Tutti gli altri, salpano su piccole e modeste imbarcazioni.
Sono persa nel buco nero dei ricordi.
Vorrei sempre scorgere un’apertura verso inusitate strade che conducono a spazi mentali senza orizzonti e non sentirmi costretta nei tortuosi vicoli ciechi del quotidiano. Vorrei potermi ritrovare, un giorno, così per caso, come un essere che si dispieghi nella sua incontrastata pienezza, senza separazioni, né confini. Ma è nel silenzio che scorgo l’albeggiare del mio sole, quel sole che mostra l’essenza senza veli e ti dà la forza, nell’afflizione, di comprendere che questa nostra realtà non è altro che una mappa di uno smisurato territorio. Basta, a volte, sentire che il succedersi del tempo non cambia una realtà di per sé immutabile. Non è facile immaginarsi come puntini in un universo quando vedi solo te stesso come universo e tutto il resto puntini.