Alessandra Lanza – Stati d’Animo
Vorrei fuggire via da tutto, prendere un treno e non tornare più, ma poi la ragione mi dice che il mio posto è questo!
Vorrei fuggire via da tutto, prendere un treno e non tornare più, ma poi la ragione mi dice che il mio posto è questo!
Come ali di un’aquila voli in alto attraversando le nuvole grigie che impetuose ti mettono a dura prova, ma nessuno potrà mai spezzarti le ali, l’amore che c’è dentro di tè è cosi grande che basta solo un battito per volare ancora più su. Veloce arrivi fino a vedere il cielo di azzurro e tra nuvole bianche come soffice neve entri in quel posto chiamato paradiso. È la libertà che ti sei preso dopo tutte le fatiche che hai subito, adesso potrò finalmente adagiare le mie ali e guardare il mio paradiso.
Mi faccio troppo spesso la stessa domanda, qual è il giusto equilibrio?
L’ossessione è una belva impaurita rintanata nella mente, terrorizzata dal divenire preda della ragione. Più proverai a stanarla, più scaverà nell’irrazionale, nel buio del nonsenso. Solo la quiete degli eventi la indurrà a mettere il muso alla luce del senno, tornando a correre, libera, selvatica, non addomesticabile.
Se le parole fossero note allora vorrei suonarle per ore e ore… e ne uscirebbe una canzone bellissima, con un sottofondo malinconico.
Laila aveva imparato una verità fondamentale sul tempo: come la fisarmonica sulla quale il padre di Tariq a volte suonava vecchie canzoni pashtun, il tempo si dilatava e si contraeva a seconda dell’assenza o della presenza di Tariq.
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.