Alessandro Ammendola – Felicità
Ricorda che la felicità ha una sua rapida scadenza.
Ricorda che la felicità ha una sua rapida scadenza.
Da quando i nostri occhi si incontrarono,sentii che t’amavo.Da quando ti strinsi a me,capii di aver trovato finalmentela mia anima mancante!
La felicità è un granello di sabbia che ti ritrovi, inaspettatamente, fra le dita. Apri la mano ed è già sparito portandosi via la tua speranza.
Ci si lamenta che c’è la crisi ma poi si spende tantissimo per comprare gli addobbi di Natale con i soldi spesi per alberi e luci si si potrebbero sfamare milioni di bambini o aiutare le famiglie in difficoltà allora davvero sarebbe Natale. Natale con il cuore e all’insegna dell’amore.
Sia benedetta nonna!Vuoi tu saper perché?Perché nonna ha fatto mammae mamma ha fatto me!
Imparare a dire “no” senza sentirsi colpevole o credere di fare del male a qualcuno, ricorda che accontentare tutti è un sentiero impraticabile.
Poiché noi siamo fatti in modo che paragoniamo tutti a noi stessi e noi stessi a tutti, la felicità o il dolore dipendono da coloro con i quali stiamo a contatto, e nulla è più pericoloso della solitudine. La nostra immaginazione, che è naturalmente portata ad elevarsi, alimentata dalle fantastiche immagini della poesia, si crea una schiera d’esseri fra i quali noi occupiamo l’ultimo posto; e all’infuori di noi tutto ci sembra splendido e ogni persona perfetta. E questo è naturalissimo. Spesso sentiamo che ci manca qualche cosa e, proprio quel che ci manca, ci sembra di trovarlo in un’altra persona alla quale attribuiamo tutto ciò che noi pure abbiamo, e inoltre una grazia ideale. Così immaginiamo l’uomo felice. Ed esso è una creatura della nostra fantasia.