Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Io non capisco se il vuoto è in me o se io sto nel vuoto.
Io non capisco se il vuoto è in me o se io sto nel vuoto.
Siamo come foglie d’autunno sospese al ramo della vita, una lieve folata di vento ci adagerà sul tappeto di foglie ingiallite.
Quando sento il fuoco scoppiettare mi sembra di essere Giosuè Carducci.
Non c’è niente di peggio che esser stati felici una volta nella vita. Da quel momento in poi tutto il resto ti rende infelice, anche le cose più insignificanti.
Che andassero a quel paese i così detti “amici” e anche quelli falsi che mi cercano solo quando gli servo. Al diavolo anche le giornate no. Quando sono di malumore vi conviene starmi alla larga, da oggi dò il benvenuto solo alle giornate sì e non voglio più rotture di scatole, da parte di nessuno.
Nulla dura per sempre se non il sempre di attimi e nulla racchiude in sé la bellezza dell’eternità.
C’è sempre un doppio fondo al fondo che speravi di aver finalmente toccato.