Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Riconosco che la sensibilità è una delicata tortura.
Riconosco che la sensibilità è una delicata tortura.
Chi mi vede dice che sono una persona forte, tosta, determinata, ma cosa ne sanno di cosa ho dentro, della mia fragilità, delle mie debolezze. Non sono forte, sono come tutti, normale.
Quei miei passi solitari ma pieni, accompagnati e scanditi dai battiti dei cuori di tutte le persone che avevo incontrato.
Sono stanca di avere ragione, stanca di essere il contentino, quella che ma se poi dopo forse… stanca di essere buona e prenderlo sempre nel culo, stanca di stare zitta e mi sono fracassata pure i coglioni a dirle le cose tanto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Una donna sicura non paura di stare da sola, teme solo di essere male accompagnata!
Passeranno i tempi del dolore? Come petali si stanno posando sulla mia via, deserta per scelta e prescelta poiché fiorita, nata seppur morta da quell’unico petalo di ramo.
“Io sono dolce, io sono sensibile! (Dicono) Ma dove se la trovano tutta questa dolcezza e sensibilità le persone? Io in giro ne ho trovata ben poca!