Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Riconosco che la sensibilità è una delicata tortura.
Riconosco che la sensibilità è una delicata tortura.
Io non so se dopo un giorno che muore, il vento giocherà ancora, tra gli steli sottili dei fiori, ma non si deve temere, il vento giocherà sempre, perché il vento non muore.
Non è mettendo al riparo il proprio cuore che lo salvaguardi dalle forti emozioni, ma è bagnarsi sotto la pioggia dei colori che ti impregni di vita.
Illusione di essere un passato, se il ricordo dal cuore non se n’è andato.
Ci sono le donne qualsiasi e poi c’è qualcos’altro: che ti fa venir voglia di sfondare quadri e spaccare dischi di Beethoven sul coperchio del cesso.
Anche solo quello sguardo, involontariamente radioso, era bastato a far comprendere a Levin che lei amava quell’uomo, a farglielo capire come se lei stessa glielo avesse detto.
Io sono uno spirito, spirito libero e volo attraverso il vento delle emozioni respirando l’essenza del mio essere.