Alessandro Ammendola – Stati d’Animo
Mi tengo dove nulla si sostiene.
Mi tengo dove nulla si sostiene.
Quando sarò vecchia e la mia mano tremerà, nel raccogliere i piccoli oggetti, ripenserò con tristezza alla giovinezza lontana e ai momenti felici perduti nel tempo. Cercherò nella mente il pensiero di allora e ricorderò piccole frasi che un tempo parevano nulla. La vita mi scorrerà davanti agli occhi più velocemente di un tempo e non accetterò la morte come cosa complicata e malvagia, ma come un semplice epilogo degli argomenti della mia vita.
La vita ha senso solo quando riesci a nascondere in un abbraccio chi non sa cosa sia il calore, quando riesci a trasformare le lacrime in una lezione di vita, quando il tuo grembo è il rifugio di chi non ha conosciuto la tenerezza, quando riesci a trasformare il silenzio in allegria e quando riesci a conservare la tua dignità nelle difficoltà, quando ami.
Ma come fai a fregartene di tutto,? Beh, è più semplice di alzarsi la mattina con la paura di dover affrontare i problemi, è più semplice lasciare la gente ignorante e stupida fuori dalla tua vita che spiegargli cosa è giusto, tanto non ti capisce.
Un prato fiorito in primavera riempie sempre la nostra anima di gioia, con la consapevolezza che la vita comunque sempre si rinnova, lasciandosi alle spalle le amarezze.
La carezza della notte allieta i miei pensieri, scombussolando per un istante l’orologio biologico della mia mente. Avverto il suo profumo… culla il mio spirito, donandomi tonalità variopinte nel grigio della mia anima…
Le lacrime, che siano esse di gioia o di dolore non vanno mai temute, respinte, disapprovate o giudicate ma condivise in silenzio, con il cuore e l’animo, fanno parte di noi, nel nostro cammino, nel nostro modo di essere, e di quel verbo che troppo spesso ci dimentichiamo: vivere!