Alessandro Baricco – Libri
La mente ti mente improvvisamente e le strade che c’erano ieri non sono più niente.
La mente ti mente improvvisamente e le strade che c’erano ieri non sono più niente.
Era una piacevole esperienza essere l’unica ragione di quel sorriso.
Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido, riarso, al di là di ogni lamento o desiderio, al di là del sogno, della delusione. Il futuro non aveva importanza. E dal passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l’amore era un errore pericoloso e la sua complice, la speranza, un’illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo, Mariam li sradicava. Li sradicava e li gettava via, prima che potessero attecchire.
Nei suoi occhi vedevo sofferenza, la solitudine di una vita, e lo sentivo esitare e fremere allo stesso tempo.
“Perché non mi fai compagnia oggi?” chiese lui, con un sorriso.[…] “Così è diverso”, riuscii infine a sibilare.”Bè…”. Fece una pausa, e poi riprese di slancio a parlare.”Ho pensato che se proprio devo andare all’inferno, tanto vale andarci in grande stile”.[…]” Credo che i tuoi amici siano arrabbiati con me perché ti ho rapita.””Sopravviveranno”.[…] “Non è detto che ti restituisca, però”, disse lui, con una luce maliziosa negli occhi.[…] “… a cosa devo tutto questo?””Te l’ho detto, sono stanco di sforzarmi di starti lontano. Perciò, ci rinuncio.””Rinunci?”, ripetei io, confusa.”Si, rinuncio a sforzarmi di fare il bravo. D’ora in poi farò solo ciò che mi va e mi prenderò quel che viene.” Il sorriso svanì e nella sua voce c’era una punta di durezza.”Mi sono persa un’altra volta.”Riecco il sorriso sghembo mozzafiato.
Non credi tu che Hindley sarebbe fiero del suo figliolo, se potesse vederlo? Quasi quanto io del mio. Ma c’è una differenza: l’uno è oro adoperato come pietra da strade, l’altro è stagno ben lustrato perché sembri argento. Il mio non val nulla per se stesso: pure io avrò il merito di spingerlo tanto lontano, quanto può andare un povero diavolo come lui; il suo aveva doti di prim’ordine, ma sono perdute, rese, più che inutili, nocive. Io non ho rimpianti; lui dovrebbe averne molti, e gravissimi. Il più bello di tutto ciò, poi, è che Hareton mi vuole un bene dell’anima: confessa che, in questo, ho completamente battuto Hindley. Se quel defunto animale dovesse sorger dalla sua tomba a rimproverarmi dei torti ch’io ho verso la sua progenitura, io avrei lo spasso di veder la suddetta progenitura rimandarlo al diavolo, indignata ch’egli osi oltraggiare l’unico amico ch’essa possiede al mondo!
Amo i libri perché non urlano, tacciono e allo stesso tempo dicono molte cose.