Alessandro Bergonzoni – Poesia
Di questo potrei parlare all’infinito, ma odio Leopardi e tutti i poeti da pelliccia.
Di questo potrei parlare all’infinito, ma odio Leopardi e tutti i poeti da pelliccia.
L’occhio del poeta, in una felice ispirazione, spazia dal cielo alla terra, dalla terra al cielo; e mentre l’immaginazione riconosce la figura di cose sconosciute, la penna del poeta le trasforme in forme, e dà alle cose astratte una sistemazione terrena e un nome.
È l’istinto del lupo a governarmi quando, braccato dalla disperazione, nelle notti senza fine, vago a caccia di poesia.
Mi accorgo che la poesia è come una mosca catturata in un bicchiere, che ronza e sbatte contro il vetro senza fermarsi mai.
Sperate nel presente. Ci sono momenti in cui è difficile credere nel futuro, quando non si ha abbastanza coraggio. Quando accade, concentratevi sul presente, coltivate la felicità delle piccole cose finchè non tornerà il coraggio. Aprite il cuore alla bellezza del momento successivo, dell’ora seguente, della promessa di un buon pasto, di un buon sonno, di un libro, di un film, della possibilità che stanotte le stelle risplendano e che domani ci sarà il sole. Affondate le radici nel presente finchè non sentirete in voi la forza di pensare al domani.
La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Intelligenza, tanta! Saggezza, ampia! Pazzia, troppa! Bellezza, infinita!