Alessandro Carotenuto – Vita
Penso che il punto di vista di qualsiasi cosa non potrà mai essere comune, infondo la soggettività è una delle cose che ci rende tanto speciali e interessanti.
Penso che il punto di vista di qualsiasi cosa non potrà mai essere comune, infondo la soggettività è una delle cose che ci rende tanto speciali e interessanti.
Siamo dall’altro lato dello specchio?
Ho dato fiducia alle persone perché ritenevo giusto farlo. Ho preteso sincerità, perché sono stata sincera. Non ho preteso altro da nessuno, perché ognuno deve dare ciò che sente. Malgrado questo mi sono accorta che non è servito a molto e che si da anche ciò che non si ha pur di avere ciò che si vuole. Amo le cose piccole, semplici ma vere. Le grandi promesse e le grandi manifestazioni mi lasciano solo il dubbio di una imminente delusione che puntualmente infatti arriva.
Vi è mai capitato di sentirvi un po’, come dire, estranei in tutto ciò che fate o sentite? In ogni istante trascorso col naso fuori alla ricerca di profumi o semplicemente quando ti ritrovi davanti allo specchio in bagno fissando la tua immagine, come alla ricerca di chissà quale mistero riesca a nascondersi dietro quella semplice riflessione di un semplice te stesso? Beh, a me capita praticamente sempre!
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla, senza negarsi perché l’emozione è intensa. L’emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi… è quel rossore che sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?
Corpo e mente sono due ma non dueecorpo e Mente sono non due ma due.
Il dolore che può nascere dal tradimento delle persone che, giorno dopo giorno, hanno costruito la tua gioia è come l’umido delle sere d’inverno. Non lo percepisci in tempo reale, ma alla fine ti ritrovi con un bel raffreddore.