Alessandro D’Avenia – Tristezza
Regalare il proprio dolore agli altri, è il più bell’atto di fiducia che si possa fare.
Regalare il proprio dolore agli altri, è il più bell’atto di fiducia che si possa fare.
Un cuore in tempesta ha bisogno di tempo per trovare pace.
Certe cose ti lasciano il vuoto dentro, incolmabile troppo profondo e infinito, nel cuore c’è solo silenzio, allora ti senti soffocare, vorresti urlare e ti accorgi che sei sola con te stessa. Ti senti immobile, impotente e riesci solo a piangere, perdi lucidità e ti coglie la confusione, pensi che ogni bacio e ogni carezza era solo una bugia e ti accorgi che ti ha rubato il cuore, non riesci ad odiare perché l’amore è troppo forte, allora cominci a cadere nell’oblio e senti che la tua ferita non smetterà mai di sanguinare.
C’era sempre troppo “Io”, tanto “Poi” e poco “Noi”.
Tutto passa, ma il dolore resta.
Cerca il senso del dolore dentro di te, non spiegartelo come sfortuna ma come fase transitoria d’apprendimento. Siamo granelli insignificanti di polvere nell’infinito visibile e invisibile, ma se diamo un valore al nostro esistere prostrandoci e riconoscendo la luminosità dell’anima e la potenza dell’amore che sappiamo donare e sentire, diventiamo magica energia positiva che muove il mondo e abbatte la barriera dell’odio e della paura.
C’è un momento che accomuna tutto il mondo: il dolore!
Un cuore in tempesta ha bisogno di tempo per trovare pace.
Certe cose ti lasciano il vuoto dentro, incolmabile troppo profondo e infinito, nel cuore c’è solo silenzio, allora ti senti soffocare, vorresti urlare e ti accorgi che sei sola con te stessa. Ti senti immobile, impotente e riesci solo a piangere, perdi lucidità e ti coglie la confusione, pensi che ogni bacio e ogni carezza era solo una bugia e ti accorgi che ti ha rubato il cuore, non riesci ad odiare perché l’amore è troppo forte, allora cominci a cadere nell’oblio e senti che la tua ferita non smetterà mai di sanguinare.
C’era sempre troppo “Io”, tanto “Poi” e poco “Noi”.
Tutto passa, ma il dolore resta.
Cerca il senso del dolore dentro di te, non spiegartelo come sfortuna ma come fase transitoria d’apprendimento. Siamo granelli insignificanti di polvere nell’infinito visibile e invisibile, ma se diamo un valore al nostro esistere prostrandoci e riconoscendo la luminosità dell’anima e la potenza dell’amore che sappiamo donare e sentire, diventiamo magica energia positiva che muove il mondo e abbatte la barriera dell’odio e della paura.
C’è un momento che accomuna tutto il mondo: il dolore!
Un cuore in tempesta ha bisogno di tempo per trovare pace.
Certe cose ti lasciano il vuoto dentro, incolmabile troppo profondo e infinito, nel cuore c’è solo silenzio, allora ti senti soffocare, vorresti urlare e ti accorgi che sei sola con te stessa. Ti senti immobile, impotente e riesci solo a piangere, perdi lucidità e ti coglie la confusione, pensi che ogni bacio e ogni carezza era solo una bugia e ti accorgi che ti ha rubato il cuore, non riesci ad odiare perché l’amore è troppo forte, allora cominci a cadere nell’oblio e senti che la tua ferita non smetterà mai di sanguinare.
C’era sempre troppo “Io”, tanto “Poi” e poco “Noi”.
Tutto passa, ma il dolore resta.
Cerca il senso del dolore dentro di te, non spiegartelo come sfortuna ma come fase transitoria d’apprendimento. Siamo granelli insignificanti di polvere nell’infinito visibile e invisibile, ma se diamo un valore al nostro esistere prostrandoci e riconoscendo la luminosità dell’anima e la potenza dell’amore che sappiamo donare e sentire, diventiamo magica energia positiva che muove il mondo e abbatte la barriera dell’odio e della paura.
C’è un momento che accomuna tutto il mondo: il dolore!