Alessandro Di Pinto – Amico
L’amico ama la parola aiuto, specialmente quando ad essere aiutato è lui stesso, ma non voglio crederci…
L’amico ama la parola aiuto, specialmente quando ad essere aiutato è lui stesso, ma non voglio crederci…
Il vero amico riesce a distinguere le lacrime sul tuo viso anche sotto la pioggia.
Sono allegro, ho il sole dentro e tu mi fai ridere.
Non mi va di capire la gente, mi soffermo a cercare di capire me stesso, in quei momenti so che quello che sto pensando è ciò che prima o poi sarò, quello che sono gli altri invece è semplicemente ciò che non vedrò mai nello specchio accanto a me.
Ti avevo offerto la mia anima come pentagramma su cui scrivere la migliore delle melodie che avrebbe accompagnato ogni passo della nostra vita, una nota stonata, un’altra e un’altra ancora, senza rendermene conto ho smesso di ascoltare quella musica.
Amico mio si dice con troppa facilità, si dice spesso dopo un abbraccio, dopo qualche caffè bevuto insieme, dopo un attimo che credi sia stato di lealtà. Poi passa il tempo e quell’abbraccio si fa sempre più freddo, il caffè lascia un sapore amaro. Sì, amico è una parola impegnativa, è un patto che si firma con l’anima, un impegno d’affetto sincero, un vissuto che dura più “di un attimo”.
Non sempre è possibile dialogare con un amico, ma anche in silenzio esiste tra loro una congiunzione di due anime, infinita.