Alessandro Faini – Tristezza
Se le brutalità e le tristezze fanno di un uomo una fortezza inespugnabile, saranno le brutalità la vera forza della vita?
Se le brutalità e le tristezze fanno di un uomo una fortezza inespugnabile, saranno le brutalità la vera forza della vita?
Dopo ogni sofferenza non è vero che si diventa più duri, più forti, più cinici. Tutt’altro, ad ogni nuovo colpo, facciamo sempre più nostra una fragilità che spaventa. Spaventa noi, certo. Ma in primis terrorizza gli altri. E la gente è risaputo, non ama faticare. La gente non sa impegnarsi per amare qualcosa che è andato in pezzi già un milione di volte.
Ditele che l’ho perduta quando l’ho capita, ditele che la perdono per averla tradita.
Forse far finta che vada tutto bene può consolare gli altri, ma credimi, dentro non è consolazione né rassegnazione, è e rimane dolore.
Il dolore ha raggiunto il suo climax. In principio mi ha sfiorato lieve come una carezza appena donata. Lo percepivo a stento, sulle estremità del mio corpo si è diramato strisciando. In circolazione perfetta si spostava in fretta. Senza stop e limiti di precedenza tutto è più facile. Così, si è impossessato di me e privata di ogni autonomia. Ora sono solo sua schiava prostrata in silenzio in declino di vita.
Ti ha dato contro il mondo. Ti sei sentito messo all’angolo e giudicato. Ti hanno distrutto e deluso, ma ti sei mai domandato perché? Hai mai provato a guardare oltre a quello che dicevano, ai loro diti puntati su di te? Beh Provaci, perché ti assicuro che in loro vedrai poche cose vere e molte costruite.
La tristezza che vivo senza te è una spiacevole verità.