Gocce, cadono scandendo i giorni, il silenzio assordante della solitudine dilania il cuore, il sipario si chiude per nasconder le lacrime color cremisi che sgorgano dagli occhi, l’anima si abbandona senza combattere alle paure, mi chiudo in me stesso per difendermi dal mondo, mi chiudo in me stesso per evitare di parlare con chi mi è accanto, mi chiudo in me stesso per evitare di amare.
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Una persona “distrutta” la riconosci dagli occhi e dal suo silenzio, ed è lì che racchiude le sue cicatrici, le sue lacrime ma soprattutto il suo dolore.
Piangere è come la droga: quando inizi non smetti più.
Qualche granello di dolore resta sempre incastrato tra le dita.
E poi vi sono quei momenti eterni di quando cadi nell’abisso della tua anima, sprofondando in un vortice di dolore e solitudine.
Il sole bacia e illumina un ricordo, il vento trasforma e poi muta quel pensiero… mentre la pioggia, lo cancella piangendo!Sun kisses and lights up a memory, wind changes and replaces that thought… and the rain erases it cryin’!