Alessandro Rossini – Religione
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
Forse non te ne rendi conto, ma le giornate si stanno, piano piano, allungando. Il Natale è la stessa cosa, una luce bella che piano piano prende il posto del buio e del freddo!
Quand’ero fanciullo, Dio mi teneva per mano, ma io fuggii da lui, e, nella mia giovinezza, avendo bisogno di pace, dissi: voglio trovarlo. Frugai la città con la mia lampada così tersa e pulita che i miei compagni me la invidiavano. Cercai diligentemente per la campagna; con una candela cercai fra le stelle; mi feci umile e strisciai sulla terra guardando nelle buche delle volpi e sotto i petali dei fiori. Ma non trovai né verità né riposo, perché, come un bambino senza intelletto e come molti uomini prima di me, avevo dimenticato che cosa cercavo. Così riposi la mia lampada e la mia candela, gettai via le mie chiavi e piansi, e subito la Sua luce fu dentro di me. Quando tornai alla città, non ero vuoto di essa. Ora sono io nella libertà della Sua prigione, sebbene tutto il mondo martelli alla porta. Dammi la tua mano, o Dio, quando Tu mi chiami fuori.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s’innalza.
Un sorriso aggiunge luce al nostro viso. L’amore aggiunge dolcezza al nostro cuore. Il rispetto aggiunge valore al nostro cammino. Gli amici e la famiglia aggiungono bellezza alla nostra vita, ma è solo la fede in Dio che ci da il vero senso della vita e il motivo per cui vale la pena viverla.
Una è la religione, benché le sue versioni sian cento.
Un saggio mi disse questo: “Anche io son stato avvicinato da dio, ma gli ho dato il due di picche”.Poi viaggiai il mondo per osservarlo meglio, ma uomo e donna si lanciavano due di picche a vicenda, pregando dio per il perdono. Ora vi dico: “giocate bene le vostre carte!”