Alessandro Rossini – Ricchezza & Povertà
Se il fine non è la ricchezza, non ci saranno ne ricchi, ne poveri.
Se il fine non è la ricchezza, non ci saranno ne ricchi, ne poveri.
Viviamo in una realtà; dove ci fa comodo seguire la massa, ci fa comodo seguire la corrente, dove finto buonismo, falsità ed egoismo regnano sovrani, un caos nel caos, dove tutto è legittimo e tutto è dovuto. Ma dove è scritto, niente è dovuto a nessuno! Ricorda; la vita c’insegna che prima o poi tutto torna, tutto. Quindi vivi per quello che sei, non per quello che fa piacere agli altri.
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
Un’esistenza senza passioni è un’esistenza inutile.
La povertà è priva di molte cose, l’avarizia è priva di tutto.
Certi economisti arrivano perfino a dire che l’arricchimento individuale è anche arricchimento collettivo, perciò i soldi che fanno i ricchi sono anche nostri, solo che non possiamo spenderli.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
Viviamo in una realtà; dove ci fa comodo seguire la massa, ci fa comodo seguire la corrente, dove finto buonismo, falsità ed egoismo regnano sovrani, un caos nel caos, dove tutto è legittimo e tutto è dovuto. Ma dove è scritto, niente è dovuto a nessuno! Ricorda; la vita c’insegna che prima o poi tutto torna, tutto. Quindi vivi per quello che sei, non per quello che fa piacere agli altri.
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
Un’esistenza senza passioni è un’esistenza inutile.
La povertà è priva di molte cose, l’avarizia è priva di tutto.
Certi economisti arrivano perfino a dire che l’arricchimento individuale è anche arricchimento collettivo, perciò i soldi che fanno i ricchi sono anche nostri, solo che non possiamo spenderli.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.
Viviamo in una realtà; dove ci fa comodo seguire la massa, ci fa comodo seguire la corrente, dove finto buonismo, falsità ed egoismo regnano sovrani, un caos nel caos, dove tutto è legittimo e tutto è dovuto. Ma dove è scritto, niente è dovuto a nessuno! Ricorda; la vita c’insegna che prima o poi tutto torna, tutto. Quindi vivi per quello che sei, non per quello che fa piacere agli altri.
Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.
Un’esistenza senza passioni è un’esistenza inutile.
La povertà è priva di molte cose, l’avarizia è priva di tutto.
Certi economisti arrivano perfino a dire che l’arricchimento individuale è anche arricchimento collettivo, perciò i soldi che fanno i ricchi sono anche nostri, solo che non possiamo spenderli.
L’unica religione che accetto è quella che mi fa riflettere e non impone. Quella che mi fa condividere con gli altri per ricevere dagli altri.