Alessandro Scardecchia – Vita
Il tempo passa e le cose che avrebbero dovuto cambiarci la vita, in realtà ce l’hanno solo sfiorata. Ma è solo sfiorandosi che possono nascere i brividi.
Il tempo passa e le cose che avrebbero dovuto cambiarci la vita, in realtà ce l’hanno solo sfiorata. Ma è solo sfiorandosi che possono nascere i brividi.
L’esistenza di un disoccupato è una negazione al diritto di vivere peggiore della morte stessa.
La vita è un miracolo che nasce, cresce, muore.
Se la vita è un attimo di eternità, i protagonisti del passato saranno il nostro infinito. Ognuno di loro avrà un posto al sole nel nostro presente. Quel presente che non riusciamo a vivere, proiettati come siamo in un futuro ignoto, agognato e temuto. Ma se della loro vita noi siamo le gemme, facciamo sì di essere anche noi dei bei ricordi, per una eternità che si perpetua e che non può morire per la nostra ignomia.
Per essere insostituibili bisogna essere diversi.
Restarmi accanto non è un “dovere”, ma un “piacere”. Voglio vicino chi ha scelto di esserci, chi ha scelto me, chi ha scelto di condividere qualcosa della sua vita con la mia. Voglio vicino a me chi ha scelto di mischiarsi con i miei se, i miei ma, le mie paure e le mie pazzie. Io so e sento che in questo modo le paure, le incertezze e i dolori hanno un peso più sopportabile e hanno l’impressione di essere meno invalicabili.
Ognuno di noi appartiene all’onda del mare della vita.