Alessio Canestrale – Carità
Ognuno di noi ha una casa, ogni giorno dobbiamo ringraziare Dio per ciò che ci ha donato. Ci sono persone che, in questo momento, non hanno un tetto e non hanno cibo.
Ognuno di noi ha una casa, ogni giorno dobbiamo ringraziare Dio per ciò che ci ha donato. Ci sono persone che, in questo momento, non hanno un tetto e non hanno cibo.
Il donare appartiene al cuore che nutre amore. Offriamo il nostro amare per saziare la fame di chi non trova niente che lo sfami.
C’è un confine sottilissimo tra l’aiutare e l’essere usati.
1] Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.[2] e se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.[3] e se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.[4] La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, [5] non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, [6] non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. [7] Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. [8] La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. [9] La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. [10] Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. [11] Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. [12] Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.[13] Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!
Darwin aveva ragione, quelli che sopravvivono sono quelli che si distinguono.In questo periodo ci hanno fatto credere che gli unici che si distingueranno e sopravviveranno saranno quelli che avranno i soldi, il successo, il lavoro o il potere.In realtà gli unici che si distingueranno e avranno il privilegio di potersi chiamare ancora esseri umani, saranno le persone che daranno qualcosa agli altri senza volere nulla in cambio, e saranno sempre più rare.
La tua presenza è come una lama poco affilata che sega lentamente e risoluta il…
Nessuna parola spesa è più forte di quella pronunciata da chi vorrebbe sentirsela dire.