Alex Pramix – Destino
Il destino mi ha più volte graffiato l’anima, ma non è riuscito a togliermi la voglia di vivere e di svegliarmi ogni mattina, malgrado tutto, con il sorriso.
Il destino mi ha più volte graffiato l’anima, ma non è riuscito a togliermi la voglia di vivere e di svegliarmi ogni mattina, malgrado tutto, con il sorriso.
Un giorno qualcuno mi disse che… era destino.Un giorno qualcuno mi disse che… il destino non esisteva.Un giorno qualcuno mi disse che… dipendeva solo dal destino.Ma allora questo destino… c’è? Non c’è? O ce fa?
Mi carico ormai dei crimini dei figli di Dio, secondo il volere del Padre, ma così non li salva. Se crede che alla fine di tutto potrà costruire un nuovo mondo paradisiaco con la mia carne diventata spirito, i suoi al sicuro e il Messia come dominatore, ha fatto male i suoi calcoli. Non per la legge, o per il mio verdetto, ma perché i progetti doveva farli secondo un rigore ragionevole, seguendo la configurazione dell’intero sistema, verificando attentamente cosa poteva assumere, bere, mangiare, senza danneggiarsi. Vede, allora, che il mio destino va a pari passo con il suo.
Il destino si esprime attraverso segnali inconfutabili.Seguiti, essi conducono esattamente al posto cui apparteniamo, alla vita che ci spetta.Ignorati invece ci costringono a vagare in solitudine e dolore finché non saremo abbastanza maturi da comprenderli.
Tra il limite e l’infinito c’è, a far da ponte, l’occhio.
Tutto è memoria con un grande appetito e sete tutto si presta a essere una copia di cose che appassiscono in ginocchio nessun brutto s’alza per gridare vittoria ai fiori velenosi della sua sorte nessun cuore piange la costola rotta quando ha la speranza che la frattura si saldi.
Nascere, crescere, combattere, vivere e sopravvivere… per non morire.