Alex Pramix – Destino
La peggior solitudine è quella in cui ti ritrovi quando contro la tua volontà il destino ha deciso che una persona cara ti lasci per sempre.
La peggior solitudine è quella in cui ti ritrovi quando contro la tua volontà il destino ha deciso che una persona cara ti lasci per sempre.
Forse un giorno riuscirò a capire il disegno del destino. Riuscirò a capire perché manca sempre un pezzo per terminare l’opera della vita. Riuscirò a comprendere perché esistono “indifferenze che spezzano il respiro”. Riuscirò a capire, dove si nasconde la chiave che apre la porta della felicità. Forse nel mio cuore ho già compreso, ma ho solo paura di ammettere il mio pensiero.
Il passato è un rivestimento su cui non stiamo in piedi, il pavimento del presente crolla continuamente e il futuro non è che un massetto gettato su una nuvola.
Le favole esistono, sono intorno a noi. La vita è una favola con le sue stagioni. Quattro bellissimi capitoli tutti da sfogliare, da leggere e rileggere per emozionarci ogni volta di più, lasciando il finale al suo destino.
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
Siamo solo corpi riflessi dalla nostra ombra.
Io credo che il destino debba essere vissuto nei momenti di intensa felicità, allo stesso modo deve essere sfidato per ottenerla.
Forse un giorno riuscirò a capire il disegno del destino. Riuscirò a capire perché manca sempre un pezzo per terminare l’opera della vita. Riuscirò a comprendere perché esistono “indifferenze che spezzano il respiro”. Riuscirò a capire, dove si nasconde la chiave che apre la porta della felicità. Forse nel mio cuore ho già compreso, ma ho solo paura di ammettere il mio pensiero.
Il passato è un rivestimento su cui non stiamo in piedi, il pavimento del presente crolla continuamente e il futuro non è che un massetto gettato su una nuvola.
Le favole esistono, sono intorno a noi. La vita è una favola con le sue stagioni. Quattro bellissimi capitoli tutti da sfogliare, da leggere e rileggere per emozionarci ogni volta di più, lasciando il finale al suo destino.
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
Siamo solo corpi riflessi dalla nostra ombra.
Io credo che il destino debba essere vissuto nei momenti di intensa felicità, allo stesso modo deve essere sfidato per ottenerla.
Forse un giorno riuscirò a capire il disegno del destino. Riuscirò a capire perché manca sempre un pezzo per terminare l’opera della vita. Riuscirò a comprendere perché esistono “indifferenze che spezzano il respiro”. Riuscirò a capire, dove si nasconde la chiave che apre la porta della felicità. Forse nel mio cuore ho già compreso, ma ho solo paura di ammettere il mio pensiero.
Il passato è un rivestimento su cui non stiamo in piedi, il pavimento del presente crolla continuamente e il futuro non è che un massetto gettato su una nuvola.
Le favole esistono, sono intorno a noi. La vita è una favola con le sue stagioni. Quattro bellissimi capitoli tutti da sfogliare, da leggere e rileggere per emozionarci ogni volta di più, lasciando il finale al suo destino.
Giocando sulla polisemia della parola. L’altro giorno un amico sportellista in banca mi ha confidato: – a pensare di come m’era piaciuto da ragazzo quel bigliettino d’auguri con su scritto “Da grande sarai uno che conta” -!
Siamo solo corpi riflessi dalla nostra ombra.
Io credo che il destino debba essere vissuto nei momenti di intensa felicità, allo stesso modo deve essere sfidato per ottenerla.