Alex Pramix – Figli e bambini
Da bambino credevo che la frase “e vissero tutti felici e contenti” fosse la regola poi crescendo mi sono accorto che era l’eccezione.
Da bambino credevo che la frase “e vissero tutti felici e contenti” fosse la regola poi crescendo mi sono accorto che era l’eccezione.
Si può dimostrare di avere buonsenso anche quando sembra tutto un controsenso.
Che lo vogliamo o no, dal momento in cui ci stacchiamo dalla nostra mamma, in tutte le donne che incontreremo cercheremo sempre tutto ciò che lei ci ha dato o non ci ha dato.
Il contadino coltiva i suoi campi ed attende i meritati frutti.I genitori danno gli insegnamenti migliori ai propri figlie sperano che essi ne facciano tesoro per la vita.
La pazienza è la virtù di chi ha un figlio da crescere.
Dio è papà, più ancora è madre.
Il più bel regalo che l’uomo possa conoscere è il frutto della riproduzione della propria materia; i figli.Essi sono la panacea e il traguardo più significativo a cui ognuno può ambire; svegliarsi al mattino e sentire la pelle del corpo rabbrividire dalla meraviglia che la vista ci offre: i tratti, lo sguardo, il respiro, il corpo di ciò che l’uomo è capace di “creare”: il proprio figlio, la propria figlia come risultato di un concentrato d’amore disinteressato, candido, astrale, che supera la logica della ragione e che “dovrebbe pervadere ogni singolo centimetro della materia di cui siamo fatti” per entrare in assonanza con la frequenza della nostra creatura nel più bello dei viaggi che un genitore può affrontare con il frutto ed il significato della sua permanenza terrena: “il viaggio dell’amore”.