Alexandre Cuissardes – Arte
L’italia è patrimonio mondiale dell’umanità fin dagli anni 70. Chi ha ridotto il paese più bello del mondo in questo stato dovrebbe essere processato per crimini contro l’umanità.
L’italia è patrimonio mondiale dell’umanità fin dagli anni 70. Chi ha ridotto il paese più bello del mondo in questo stato dovrebbe essere processato per crimini contro l’umanità.
L’arte è un viaggio straordinario che inizia là, dove noi non ci saremmo mai soffermati a scoprire celate meraviglie.
Quando l’arte prende vita, l’artista le ha donato la sua anima.
Tutto dipende dal tema, da come lo si affronta, dalla regia e dall’interpretazione. Non è detto che ai teatri vogliano per forza delle star.
Non ho mai reso la pittura un’opera d’arte. È solo ricerca.
L’arte non ha limiti: sorge da echi lontani e si perpetua nell’infinito con la sua…
Qui da noi non funziona quel “colpirne uno per educarne cento”, se ne colpiscono cento senza educare nessuno.
L’arte è un viaggio straordinario che inizia là, dove noi non ci saremmo mai soffermati a scoprire celate meraviglie.
Quando l’arte prende vita, l’artista le ha donato la sua anima.
Tutto dipende dal tema, da come lo si affronta, dalla regia e dall’interpretazione. Non è detto che ai teatri vogliano per forza delle star.
Non ho mai reso la pittura un’opera d’arte. È solo ricerca.
L’arte non ha limiti: sorge da echi lontani e si perpetua nell’infinito con la sua…
Qui da noi non funziona quel “colpirne uno per educarne cento”, se ne colpiscono cento senza educare nessuno.
L’arte è un viaggio straordinario che inizia là, dove noi non ci saremmo mai soffermati a scoprire celate meraviglie.
Quando l’arte prende vita, l’artista le ha donato la sua anima.
Tutto dipende dal tema, da come lo si affronta, dalla regia e dall’interpretazione. Non è detto che ai teatri vogliano per forza delle star.
Non ho mai reso la pittura un’opera d’arte. È solo ricerca.
L’arte non ha limiti: sorge da echi lontani e si perpetua nell’infinito con la sua…
Qui da noi non funziona quel “colpirne uno per educarne cento”, se ne colpiscono cento senza educare nessuno.