Alexandre Cuissardes – Arte
L’italia è patrimonio mondiale dell’umanità fin dagli anni 70. Chi ha ridotto il paese più bello del mondo in questo stato dovrebbe essere processato per crimini contro l’umanità.
L’italia è patrimonio mondiale dell’umanità fin dagli anni 70. Chi ha ridotto il paese più bello del mondo in questo stato dovrebbe essere processato per crimini contro l’umanità.
Non sono un pittore, ma sono uno che pensa. E nei miei pensieri tu sei…
L’azione è la grande novità del linguaggio: “Fare ciò che si sa”. L’arte, sarà tanto…
I politici non possono guarire i mali del paese perché perderebbero il lavoro.
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.
La politica che avrebbe il compito di tenere il paese unito invece lo divide, ci sono ormai più candidati che elettori, per fortuna la nazionale di calcio per 90 minuti ogni tanto e molte ore di bar riunisce il paese, speriamo che ai giocatori non venga in mente di chiedere una indennità di “quasi” parlamentari.
Dopo pulp e Tarantino, le scene di scalpo non fanno più scalpore.