Alexandre Cuissardes – Politica
Ci sono più scuole di politica che scuole di pensiero, andrebbe istituita una scuola di antipolitica.
Ci sono più scuole di politica che scuole di pensiero, andrebbe istituita una scuola di antipolitica.
I politici italiani sono come i peperoni verdi: “indigesti!”
La guerra non è nulla più che un proseguimento della politica con altri mezzi.
Nei tribunali la bilancia pende troppo spesso dalla parte di chi ha gli avvocati migliori.
Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri. Se un individuo abile e ambizioso riuscisse a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.
Ogni secolo ha le sue disgrazie. Guerre, peste, colera, disastri naturali; nel ventesimo secolo, in Europa, le più grandi ed odiose disgrazie sono state provocate da due maniaci con delirio di grandezza. A distanza di oltre mezzo secolo, la Germania ha leccato le sue ferite, è risorta, ed è una grande nazione. In Italia, ancora oggi, ne paghiamo le conseguenze. Prima dell’avvento del regime fascista eravamo tra le prime nazioni europee; adesso, come da tradizione, che gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi siamo stati serviti a puntino.
In certe circostanze la Politica Italiana non può che chinare il capo, e fare un mea culpa, mi sa che è giunto proprio il momento.