Alexandre Cuissardes – Politica
In politica non si candidano i migliori ma quelli con più pelo sullo stomaco, e ne hanno tanto, tolto dalle parti intime posteriori di molti italiani.
In politica non si candidano i migliori ma quelli con più pelo sullo stomaco, e ne hanno tanto, tolto dalle parti intime posteriori di molti italiani.
Ormai è diventato impossibile mettersi una mano sulla coscienza, siamo troppo impegnati a tenerle entrambe pronte a pararci il didietro.
Ormai spesso ci parliamo o ci offendiamo mettendo in fila le frasi che ci hanno preparato gli altri.
In Egitto il giorno stesso del gravissimo incidente ferroviario con 50 morti si sono dimessi il ministro dei trasporti ed il capo delle ferrovie.In Inghilterra stanno parlando di portare a plain english parole italiane di uso comune come caffè, caffè forte, cappuccino.Da noi i ministri non si dimetterebbero neppure a funerale (il loro) avvenuto, i capi di qualcosa prima di dimettersi passano anni a cercare un capro espiatorio per i loro errori. Per quanto riguarda l’italiano lo stiamo già sostituendo da tempo con successo con l’inglese, col risultato che qualcuno maschera il suo semianalfabetismo in italiano parlando un ridicolo inglese, intanto lo stato introduce l’obbligo dell’inno di Mameli (senza raccontarne la vera storia) in un momento in cui i rapporti fra cittadini stato non sono certo dei migliori.Decisamente abbiamo una classe dirigente molto capace di sentire come gira il vento nel paese, ma forse è quello che ci meritiamo.
Lo stato non c’è stato. Siamo proprio certi che la parte marcia dello stato abbia fatto molte meno vittime del terrorismo?
Se per “fare l’italia” c’è voluta una guerra e dopo 150 anni non sono stati ancora “fatti gli italiani”, come pensiamo di fare l’europa e gli europei?
Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: “Meno male che ci sono io”. Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.