Alexandre Cuissardes – Politica
Dobbiamo essere ottimisti, i politici stanno facendo un ottimo lavoro ed in breve tempo raddrizzeranno le finanze pubbliche, altrimenti come fanno a rubare di nuovo?
Dobbiamo essere ottimisti, i politici stanno facendo un ottimo lavoro ed in breve tempo raddrizzeranno le finanze pubbliche, altrimenti come fanno a rubare di nuovo?
Cari politici mangia soldi siete la feccia dell’Italia, siete pagati da noi cittadini con i nostri soldi sudati con onore, voi siete al governo per risolvere i problemi del paese, non a giocare al rilancio dei dadi sulla pelle di quella povera gente che scappa dal proprio paese, perché li i politici sono peggio di voi, perdio un po’ di umanità su queste persone, mi fate schifo, Re Mida tutto ciò che toccava diventava oro, voi invece tutto ciò che toccate diventa merda, vergognatevi.
Il paese non può aspettare né i tempi della giustizia né quelli di politica e burocrazia, ed il tempo non aspetta i tempi del paese che sta in attesa dei comodi degli altri.
Il compromesso storico non è stato altri che perpetrare la corruzione democristiana con il rigore comunista.
Una volta al mese, per beneficenza, gli stadi dovrebbero ospitare i grandi giocatori che spiegano il calcio, quanti e quali sono i tipi di falli, come si tirano i rigori in rete o addosso ai portieri, come si offende, si danno colpi bassi, si fanno scherzi pesanti negli spogliatoi, come si mette fuori uso l’avversario. Tutti questi esempi dovrebbero essere fatti con squadre cavia composte da politici e burocrati uomini e donne, per metà sorteggiati ogni volta, l’altra metà in base alle ” simpatie del pubblico. I tifosi sarebbero autorizzati, anzi caldamente invitati a trattare le squadre ospiti come si trattano gli arbitri peggiori, naturalmente sarebbero graditi anche i lanci di oggetti in campo.
Mi accontento ormai di cosi poco che se anche domani fosse come oggi mi andrebbe bene, ma resto sempre ostinatamente in attesa del peggio.
Forse da fastidio il fatto che non ci sciogliamo. Beh si rassegnino, perché noi non ci sciogliamo e non andiamo a casa.