Alexandre Cuissardes – Politica
Se non pensiamo da soli ad un opportuno “cambiar di panni”, prima o poi qualcuno molto forte ci metterà sulle spalle una croce molto pesante da portare, lasciandoci addosso gli stessi panni, come una divisa.
Se non pensiamo da soli ad un opportuno “cambiar di panni”, prima o poi qualcuno molto forte ci metterà sulle spalle una croce molto pesante da portare, lasciandoci addosso gli stessi panni, come una divisa.
Scatta insieme al primo il secondo sguardo,quello della conferma,dell’interesse,ed è il corteggiamento,il bacio la prima…
Già si accettano male le sconfitte subite da chi è più forte, figurarsi quelle quasi quotidiane subite da chi è peggiore di noi.
Il giorno stesso in cui la moglie muore il marito rilascia interviste, da mistero buffo a mistero triste.
Gira voce che la notte sia stata creata per favorire i locali notturni, si indaga su una presunta maxi tangente.
Le regole da rispettare sono strettamente in mano al nessuno di turno. I candidati all’ottava elezione fanno fuoco e fiamme, accendono gli entusiasmi di parenti e clienti. Una nuvola anarchica sta sopra al comizio di piazza, sistema antincendio organizzato dall’alto, quindi sicuro. Stivali prodotti in cina da una ditta italiana con dentro gambe europee con mente tedesca sorvegliano attentamente le piazze. Hanno pastrani grossi con gradi che non si vedono. Sono pronti ad aprirli all’occorrenza mostrando a seconda del bisogno qualche carota e molti bastoni, perché secondo studi molto seri è più di bastoni che di carote che abbiamo bisogno.
Il cinquanta per cento del paese sa soltanto offendere perché offendere è facile e non richiede cervello. Il quaranta per cento sa soltanto criticare perché criticare è abbastanza facile e non richiede controprove. Il restante dieci per cento saprebbe anche fare ma visto come è il novanta per cento di noi forse non ci prova nemmeno perché non pensa che ne valga la pena.