Alexandre Cuissardes – Società
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
Duemila anni fa misero in croce un predicatore che parlava alle folle del bene comune e faceva miracoli. Oggi sono in croce la maggior parte di quelli che ascoltano i predicatori che sparano cazzate e fanno miracoli solo per loro stessi. Come cambiano i tempi.
Tempi maturi per gente acerba producono risposte marce.
Uno sguardo che bisogna chiamare lo sguardo del banchiere, e che ha qualcosa di quello degli avvoltoi e degli avvocati: è avido e indifferente, chiaro e scuro, brillante e cupo.
Siamo passati dal dare l’oro e il sangue alla patria per una guerra fra stati, inutile per il popolo e persa in partenza, a dare l’oro e il sangue alla classe politica per una guerra fra partiti, anch’essa inutile per il popolo e persa in partenza.Solo che stavolta non possiamo dare la colpa ad una sola persona, ma a molte.
La democrazia concede anche agli stupidi il diritto di parlare, ma non obbliga nessuno ad ascoltarli.
L’unica cosa del quale dobbiamo esser grati al dilagante impero della comunicazione è che l’uomo ha sempre meno bisogno di Dei in terra, alla stregua dei vari Stalin, Mao, Hitler… il trionfo della democrazia.Testimone del fenomeno è che stiamo vivendo il periodo storico più lungo della storia moderna senza guerre.O meglio!Padroni dell’economia, noi occidentali, le facciamo fare ad altri in Paesi vigilati o monitorati con plagi.Brandendo il mitra della pace interveniamo per manipolare con i nostri eroici contingenti di Messicani, Neri e Meridionali.E noi che abbiamo il Diritto del voto, dalle nostre comode poltrone, esercitiamo il Dovere di far finta di un… Dazio.