Alexandre Cuissardes – Tempi Moderni
Sono in molti ad evocare la pena di morte, le stragi, ma se in Italia dovessimo arrivare a questo il problema è trovare chi è degno di sparare.
Sono in molti ad evocare la pena di morte, le stragi, ma se in Italia dovessimo arrivare a questo il problema è trovare chi è degno di sparare.
Se Gesù è morto in croce per tutti noi e i risultati sono questi forse era meglio se prima rifletteva un po’ per capire se ne valesse la pena.
I social network sono le peggiori droghe che abbia mai visto.
Le generazioni post-moderne hanno sostituito il “penso, dunque sono” con il “possiedo, dunque sono”.
Quanti trattano i sentimenti come fossero oggetti e gli oggetti come fossero sentimenti.
La pubblicità promuove quel divino scontento che spinge la gente a migliorare il proprio status economico.
Per favore smettiamola. Smettiamola di prenderci tutti in giro con Facebook, Whatsapp e stronzate varie. Smettiamola di pensare che un “mi piace” sia più importante di un “ti voglio bene”, che un messaggio “chilometrico” sia più emozionante di una lettera scritta a mano, con indirizzo, città e francobollo. Abbiate le palle di andare di andare dalla persona che vi piace, dall’amico con cui avete discusso, dal genitore deluso, e parlate. Cazzo, parlate. La bocca, gli occhi, le mani non servono per digitare o guardare uno schermo, servono per baciare, guardare, toccare. Basta volerlo. E smettiamola di prendere sempre la strada più semplice con un messaggio, un cuore in bacheca e cavolate varie. Smettiamola. Apriamo gli occhi e allontaniamoci dalla monotonia e dalla banalità. Guardiamole le persone. Negli occhi.