Alexandre Cuissardes – Vita
Non mi preoccupa il fatto di poter cambiare idea su fatti cose e persone, mi preoccupa pensare di poter essere costretto a farlo.
Non mi preoccupa il fatto di poter cambiare idea su fatti cose e persone, mi preoccupa pensare di poter essere costretto a farlo.
Chi respinge ciò che è ignobile può porsi in posizione di isolamento e biasimo da parte della massa. Ma se questo era necessario, ha in tutti i casi compiuto un’azione nobile.
Vedi la vita come un’enorme tela vuota, bianca, su cui dipingere ciò che vuoi, perché tutti in fondo, siamo un po’ artisti.
La vita è un viaggio da fare con valigie piene d’amore ed emozioni, non con pesanti zavorre che rendono difficile il cammino.
I volti nelle strade.Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.Le vetrine colorate, occhi curiosi che si soffermano su luci ormai intermittenti.Basta guardarsi intorno e percepisci in una anziana signora vestita di stracci il suo dolore che all’angolo di una strada tende la mano.Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.Solitudine.Anche in sorriso breve, o nel banco, la donna chiama offrendo la merce ad un buon prezzo, lo avverti.Solitudine.Come una torre altera all’orizzonte su un deserto battuto dal vento. Solitudine.Al centro di tutto questo tra mille suoni e vociare di persone ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
Davanti a una madre che seppellisce Gesù, morto di sete, siamo tutti dei maledetti assassini.
Se il destino esteriore ha sorvolato me, come tutti, ineluttabile e velato dagli Dei, la mia sorte interiore è stata tutta opera mia, la sua dolcezza o amarezza è dovuta a me e penso di doverne a me solo la responsabilità.