Alexandre Cuissardes – Vita
Non trovo né il modo per restare, né la strada per andare, ho il limbo nelle scarpe l’inferno in testa, il paradiso è inesistente.
Non trovo né il modo per restare, né la strada per andare, ho il limbo nelle scarpe l’inferno in testa, il paradiso è inesistente.
L’ansia spesso deriva dal porsi innumerevoli domande, e per molti vivere nell’oscurità è fonte di salute.
“Ciò che non ti uccide, ti rende più forte” dicono. No, ciò che ti uccide, ti uccide, perché ti cambia. E non c’è peggiore morte della morte di se stessi. Chi muore dentro, muore più volte.
Io so, che non possiamo avere tutto ciò che si vuole nella vita, che non siamo per forza compatibili con tutti e che non è sempre il finale che desideriamo quello che vivremo. Però conosco la coerenza, conosco valori e principi che mi hanno accompagnato fino ad oggi. E soprattutto conosco me, so che non posso accontentarmi più, se lo facessi getterei al vento i miei sacrifici, le mie lacrime e il dolore che a fatica ho superato pur di arrivare fino a qui.
Io che ogni giorno mi alzo con buoni propositi, che lotto e affronto cattiverie e cose ingiuste, come tutti del resto. Non sopporto quando gratuitamente si gioca e si calpesta ciò che sono io come persona. Mi dispiace, ma questo io non lo permetto a nessuno. Sono sicuramente una persona povera di cose materiali, ma la ricchezza che mi porto dentro in pochi ce l’hanno. Per questa ragione forse in pochi la vedono!
Non importa se dai tanto e prendi poco, meglio che il niente.
Ho barattato la mia vita con la finzione talmente bene che sono riuscito a viverla in due fottuti anni, rimanendo in un corpo vuoto.