Alexandre Cuissardes – Vita
A chi non ha i mezzi per “togliersi le voglie” conviene togliersi il desiderio di avere voglie.
A chi non ha i mezzi per “togliersi le voglie” conviene togliersi il desiderio di avere voglie.
La vita terrena è un labirinto pieno di incognite e interrogativi, la cui porta d’ingresso è in sé e di per sé l’incarnazione dello spirito e non può esser altro; e quella d’uscita, la morte stessa del corpo fisico. E la reincarnazione, a sua volta, è un bonus “extra” diciamo, ossia un’altra fase di apprendistato e ricerca attraverso i suoi sempre più numerosi meandri.
Quando il cuore è limpido è come l’universo con le sue infinite stelle, molti tenteranno di usare le proprie ombre per offuscarlo, ma al di là delle nuvole ci sono gli astri che illuminano senza paura la nostra anima.
La vita è difficile ed è difficile saperla affrontare, è difficile afferrare la felicità abbracciare l’amore senza ustionarsi. E saper affrontare e superare tutte le difficoltà senza ferirsi un po’ “è da pazzi” solo a pensarlo. Quindi tutti coloro che vi dicono “che non possono” perché hanno sofferto troppo e non vogliono ferirsi più, credetemi è perché non vogliono, perché infondo non gli interessa poi così tanto, stanno benissimo anche senza.
Quella che noi chiamiamo vita, altro non è che la dimenticanza tra i due infiniti, il prima e il dopo.
Nei laboratori di genetica si sta cercando di cambiare la specie umana.
Siamo innamorati come dei sognatori di ciò la natura ci ha dato da ammirare, siamo terribilmente innamorati di ciò che ci circonda che siamo capaci di condividerlo con la più piccola particella vivente e con estremo rispetto, senza che ella abbia mai a dolersene. Siamo talmente consapevoli di essere parte del tutto che lo siamo davvero.