Alexandre Cuissardes – Vita
Le parole non hanno padroni, a meno che non siano dedicate a qualcuno, allora appartengono a chi le riceve.
Le parole non hanno padroni, a meno che non siano dedicate a qualcuno, allora appartengono a chi le riceve.
Quando leggi un libro, e concludi un capitolo, volgi la tua attenzione subito al seguente, anche se questo libro si chiama “vita”.
Per recuperare soldi sicuri lo stato può solo proporre un condono tombale alle mafie, ammesso che loro accettino.
Più aspetti qualcuno e più quel qualcuno non arriva. Sei single e non c’è un cane che ti cerca, ma se sei impegnato ecco che sembra la flotta dei bersaglieri pronti a volerti ad ogni costo. Mah; certo che la vita è strana!
Quello che ho me lo sono guadagnato. Quello che ho perso ho voluto perderlo e a volte ho sbagliato!
Guardiamo al passato, cambiamo il presente, viviamo il futuro.
Non credere a chi dice che ci tiene a te, a chi ti definisce “importante” se poi fa in modo che tu resti solo una semplice definizione e nulla più. Sono bravi tutti a dirti: “fidati di me”! Ma pochi sono quelli che oltre che dirtelo sanno fare di quelle parole un dato di fatto, una dimostrazione costante e rendere quelle parole una certezza dentro di te. Non credere a tutto ciò che ascolti, a tutto ciò che le labbra dicono. Spesso quando è il cuore a parlare, non usa le parole ma piccoli e costanti gesti fatti di prove e sincero interesse.