Alexandre Cuissardes – Vita
Più che di essere cieca la fortuna spesso dà l’impressione di essere profondamente ingiusta.
Più che di essere cieca la fortuna spesso dà l’impressione di essere profondamente ingiusta.
Le persone rimangono deluse dalla vita perché vogliono portare i loro sogni dentro la realtà quotidiana: invece è la realtà quotidianità che va inserita dentro un sogno.
Un uomo si propone di disegnare il mondo. Nel corso degli anni popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di vascelli, di isole, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto.
La vita è una continua una sfida fra leoni: se non vinci non significa che tu non sappia ruggire. Non leccarti le ferite, ma onorale come fossero trofei. L’importante non è vincere, ma riuscire ad arrivare. E ricorda che le cicatrici che porti sono il segno di chi combatte.
Molte persone se ne sono andate qui, su una strada. Anch’io ho perso degli amici sull’asfalto. Per ingenuità loro, per irresponsabilità altrui. Ricordiamoli sempre con un caloroso affetto perché resteranno sempre nei nostri cuori.
Essere se stessi, sempre, è rifulgere di luce propria.
Amo tutto quello che mi rende felice: amo le giornate con il sole, perché scalda la mia anima, amo il silenzio, perché in lui mi ritrovo, amo l’alba, perché posso dire “un altro giorno mi aspetta”, amo il tramonto, perché posso dire “grazie Dio per darmi forza e non fammi crollare”, amo la notte, perché mi permette di sognare. Insomma, amo la vita, perché è la cosa più bella che abbiamo.