Alexandre Cuissardes – Vita
Mi accontento ormai di cosi poco che se anche domani fosse come oggi mi andrebbe bene, ma resto sempre ostinatamente in attesa del peggio.
Mi accontento ormai di cosi poco che se anche domani fosse come oggi mi andrebbe bene, ma resto sempre ostinatamente in attesa del peggio.
Scrivere è la mia ancora di salvezza. Quando le parole si inceppano nei meandri della mia timidezza, quando una delusione si trasforma in rabbia, quando un torto subito non dà possibilità di replica, mi viene in aiuto la scrittura. Scrivo, scrivo, scrivoe la penna corre sui fogli come un tgv sui binari. Intanto la mia anima si libera di ogni fardello ed io, leggera come una piuma, mi beo della mia pace interiore.
L’offesa non è nelle parole, ma in come le si pronuncia.
La vita non ha ferite abbastanza profonde da far si che la speranza muoia…
Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.
La libertà è solo utopia.
In Italia la più grande fonte di inquinamento acustico (e non solo) sono le chiacchiere dei politici.