Alexandre Cuissardes – Vita
C’è chi spaccia cosa e chi si spaccia per. Entrambi corrono qualche rischio, ma mai tanti quanti chi è spacciato.
C’è chi spaccia cosa e chi si spaccia per. Entrambi corrono qualche rischio, ma mai tanti quanti chi è spacciato.
È quando arrivi alla fine che capisci che bisogna trovare un obiettivo tutto si pone costantemente dentro di te.
Arriva il giorno in cui ti accorgi che un po’ alla volta ti hanno derubato, hanno portato via pezzettini di te senza nemmeno che te ne accorgessi e ciò che è rimasto non ti somiglia lontanamente ma è esattamente come ti volevano. È quello l’esatto momento in cui realizzi che ti possono strappare tutto ma non l’anima ed è proprio da li che devi ricominciare per rimpossessarti di chi eri e chi sei veramente. Riconquistare la dignità e il rispetto di te stesso per poterti guardare allo specchio dritto negli occhi ogni mattina.
Ho deciso di cambiare il mio modo di vivere e di approcciarmi agli eventi, ho deciso di sorridere alla vita e di prendermi sempre il meglio di quello che mi viene dato e concesso da essa.
Mi sono resa conto che la vita è fatta di attimi e di coincidenze, di respiri, di battiti di ciglia e di battiti di cuore, di voglie, pensieri ed emozioni, di piccoli momenti che hanno il potere di stravolgere tutto.
Viviamo pensando che la vita prima o poi debba cominciare. Ti trovi davanti ad un problema e dici “lo risolvo e poi andrà tutto bene”, hai un debito da estinguere e dici “finisco di pagare e poi tiro una boccata d’aria” “oggi è lunedì non vedo l’ora che arrivi il week – end”, “stringiamo i denti tanto tra un po’ arrivano le vacanze”; e intanto il tempo passa e noi crediamo che si possa vivere solo negli intervalli. Ma perché non riusciamo e renderci conto che la nostra vita è cominciata il giorno in cui qualcuno con un camice bianco ci ha dato uno schiaffo e abbiamo pianto e che da quel giorno in poi ogni attimo è stato e sarà vita compresi gli ostacoli da superare e le lacrime da versare. L’attesa della vita è vita sprecata e a consumarsi ci pensa già da sola.
Ciò che abbiamo in comune è che siamo tutti uno diverso dall’altro.