Alexandre Dumas Figlio – Uomini & Donne
Le donne sono come gli aquiloni: più gli si da corda e meglio si tengono.
Le donne sono come gli aquiloni: più gli si da corda e meglio si tengono.
Se oggi chiedi a uno di Tarquinia come le ragazze vengon su così colorite, al contrario di quel che accadeva una volta, ti risponderà additandoti la fontana. È l’acqua, è il miracolo dell’acqua che ha moltiplicato la popolazione e fatto rifiorire le guance di quelle giovinette che a tempo mio, in primavera, apparivano tutte un po’ estenuate ed anemiche, e andavano a farsi le iniezioni in farmacia, quando non si limitassero, per pudore, a bere qualche ovetto, a mangiare qualche bistecchina e a trangugiare con disgusto un mezzo bicchiere di vino rosso.
Ti amerei per sempre, ti farei regina del mio impero, ti porterei ai confini del mondo, e ti lascerei addormentare sul mio cuore… ma chi è quel genio che ha inventato il condizionale.
Perversa inclinazione verso la propria moglie.
Una donna sa far sentire il suo uomo bellissimo, solo che poi lui ci crede e si sente Rodolfo Valentino.
Lei voleva donargli tutto: testa, cuore, corpo, anima ed essenza. Ma lui voleva meno, molto meno. Voleva la parvenza dell’amore e non l’essenza.
La scelsi sin dal primo respiro condiviso, perché profumava di casa, sapeva di promessa. La scelsi quel giorno in cui l’abbracciai così forte che il suo passato si sgretolò sul mio petto.