Alexandre Dumas – Libri
“Insensato!” Disse. “Mi dovevo svellere il cuore il giorno in cui decisi di vendicarmi!”
“Insensato!” Disse. “Mi dovevo svellere il cuore il giorno in cui decisi di vendicarmi!”
Brida pianse, ignorando il motivo delle proprie lacrime.
E quando interrogai Dana sul futuro, mi disse che non desiderava nulla di diverso. “La mai vita mi piace esattamente così com’è…” Abbracciò lo spazio attorno a sé, con un gesto ampio e articolato, aprendo il palmo della mano a calice separando le cinque dita: un movimento che non potrò mai dimenticare per la sua grazia, per la sua bellezza da palcoscenico. Ma aveva abbracciato, in realtà, un soggiorno quasi vuoto,. I divani di seconda mano coperti con teli indiani, la nostra strana collezione di oggetti, la finta cappa, lo Scarabeo sempre pronto in un angolo sul tavolino da gioco, i dischi sistemati in vecchi cestelli del latte. Mi venne da ridere. Alla fine non riuscii a trattenermi. Ma in seguito li avrei sognati quei giorni, quella casa, e in sogno le stanze aperte e spoglie erano collegate le una alle altre tramite passaggi segreti e con una tale sensazione di promessa, di imminenza, che immediatamente vi riconoscevo Lyman Street. Oh, non per una rassomiglianza fisica con i ricordi, no. Ma per il senso di eccitazione, di possibilità – di giovinezza- che il sogno recava misteriosamente in sé.
Jeoffrey era morto, certo. Ma anche Robb era morto. Quindi che importanza aveva ormai?
Posso solo darti questo. Un cuore che piange per lei, lei che hai ridotto in cenere…
Incoraggiare una figlia ad sentirsi responsabile verso quelli più giovani che vivono nella sua stessa casa vuol dire darle spazio per costruirsi la sua forza. Ricorrere a Samìr per essere protetta può andar bene, ma se lei scoprirà il modo per proteggere gli altri, potrà usare quest’abilità anche per se stessa.
“Andiamo, signore!”, disse. “Le cose non stanno esattamente così. Come ha fatto la lettera a tornare nella valigia?”Holmes, sorridendo, evitò lo sguardo scrutatore di quegli occhi tanto espressivi.”Anche noi abbiamo i nostri segreti diplomatici”, rispose e, preso il cappello, si avviò alla porta.