Alexandre Dumas – Libri
Se l’avete giudicato l’uomo più coraggioso, più accorto e più fine della Francia, l’avete giudicato bene.
Se l’avete giudicato l’uomo più coraggioso, più accorto e più fine della Francia, l’avete giudicato bene.
Solo i pesci morti vanno con la corrente.
Ti amo. Lo sai. Ma non posso più essere preso in giro.
L’amore sarà più difficile da trovare per coloro che amano i libri: cercheranno sempre quel tipo di amore che hanno letto.
Era un uomo riservato, e benché vivesse di ricordi non parlava quasi mai del passato.
Poi mi ritrovo fuori, con il cane. Fuori per strada. […] E cerco camminando (gioia ovunque, afferrata senza angoscia) e non trovo niente, fottuta letteratura di merda, realismo di ogni ordine, notte, orchi, fate corrotte! La gente si volta al passaggio dello svitato dalla testa ammaccata accompagnato dal cane che fa le linguacce. Ma anche loro, i passanti, non ne conoscono mica tante di storie che sian tutte rose e fiori! E se la ridono, con la risata carnivora dell’ignoranza, la risata feroce della pecora dai mille denti!
Allora, il buon Medardo disse:- O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.