Alfred De Vigny – Comportamento
La parola della lingua italiana più difficile da pronunziare e collocare giustamente è “io”.
La parola della lingua italiana più difficile da pronunziare e collocare giustamente è “io”.
Ci insegnano a fidarci, a dare alle persone possibilità. Ci insegnano a rispettare, a non rispondere alla cattiveria con altra cattiveria. Ci insegnano la coerenza, l’onestà e l’umiltà. Crescendo ho capito che molte persone da tutti questi insegnamenti non hanno apprezzo un cazzo!
Se vuoi conquistare una persona combatti, rimani a testa in su, dimostra le parole con i fatti, proteggi, affida tutto te stesso con umiltà, non rassegnarti mai di provarci.
Un tempo non esistevano gli ascensori, e chi voleva accedere ai piani superiori di un palazzo doveva inevitabilmente farsi tutti i gradini a piedi. Attualmente abbiamo funzionalissimi ascensori, ma per tanti è sorto il problema della propria linea. Allora, che dite, di nuovo a piedi?
“Il senno del poi” indossa l’arrogante sapienza del futuro che ha imparato dagli errori del passato deridendo il presente.
Alle persone deluse servono abbracci, carezze e un’infinità di certezze. Delle parole, non sanno cosa farsene.
Perché poi tutta questa necessità di paragonarci continuamente agli altri? Sembra quasi che troviamo necessario nutrirci dell’infelicità, o viceversa dei successi, altrui. Dovremmo imparare ad essere felici per ciò che abbiamo ed a non misurare continuamente il nostro valore in base ad un metro che non ci appartiene.