Alfred Tennyson – Personaggi famosi
Ah, che un uomo insorga in me, perché l’uomo che sono possa cessar di essere!
Ah, che un uomo insorga in me, perché l’uomo che sono possa cessar di essere!
Mio cugino ha aperto una fabbrica di lampostil: non ha avuto fortuna nonostante avesse inventato gli evidenziatori neri.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Carnera era un mito annebbiato, eco lontana dell’età del jazz e del Charleston.
Difficilmente ho mai incontrato un matematico in grado di ragionare.
Per i simbolisti, il mistero è l’essenza stessa della realtà, per me invece l’essenza della realtà è la stupidità pura e questo non è certo un mistero.
Nella repubblica utopica di Tommaso Moro ognuno era giunto a non avere niente per spostarsi tutto sull’essere; in altre repubbliche invece, tutti sono protesi verso l’avere e si spogliano dell’essere.
Mio cugino ha aperto una fabbrica di lampostil: non ha avuto fortuna nonostante avesse inventato gli evidenziatori neri.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Carnera era un mito annebbiato, eco lontana dell’età del jazz e del Charleston.
Difficilmente ho mai incontrato un matematico in grado di ragionare.
Per i simbolisti, il mistero è l’essenza stessa della realtà, per me invece l’essenza della realtà è la stupidità pura e questo non è certo un mistero.
Nella repubblica utopica di Tommaso Moro ognuno era giunto a non avere niente per spostarsi tutto sull’essere; in altre repubbliche invece, tutti sono protesi verso l’avere e si spogliano dell’essere.
Mio cugino ha aperto una fabbrica di lampostil: non ha avuto fortuna nonostante avesse inventato gli evidenziatori neri.
Molti scrittori hanno necessità di ferite, ciascuna fisica o spirituale.
Carnera era un mito annebbiato, eco lontana dell’età del jazz e del Charleston.
Difficilmente ho mai incontrato un matematico in grado di ragionare.
Per i simbolisti, il mistero è l’essenza stessa della realtà, per me invece l’essenza della realtà è la stupidità pura e questo non è certo un mistero.
Nella repubblica utopica di Tommaso Moro ognuno era giunto a non avere niente per spostarsi tutto sull’essere; in altre repubbliche invece, tutti sono protesi verso l’avere e si spogliano dell’essere.