Alfredo Accatino – Religione
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
È un Dio personale per quelli che hanno bisogno della Sua personale presenza. È un Dio in carne ed ossa per quelli che hanno bisogno della Sua carezza. È la più pura essenza. Egli semplicemente è per quelli che hanno fede. È tutte le cose per tutti gli uomini. È in noi e tuttavia al di sopra e al di là di noi…
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
Il mondo materiale non l’ha creato Dio, ma il demonio, conosciuto dagli gnostici come “il Demiurgo”; il piano di Dio era una realtà perfetta in cui esisteva solo la vita spirituale e non c’erano né limiti ne sofferenza, ma poi il Demiurgo (probabilmente nel momento in cui è avvenuto il Big Bang) ha imprigionato le anime in queste gabbie che noi chiamiamo “corpi” e le ha condannate a vivere lontano da Dio, in un mondo creato da lui dove non c’è giustizia assoluta e dove siamo limitati dalle leggi della fisica.Quindi la morte non è una fine o una condanna, è una liberazione, perché la vita materiale è l’inferno, anche quando il mondo ci appare come bellissimo non è altro che un subdolo inganno per farci preservare un po’ di attaccamento nei confronti della nostra prigione.
Chi crede nell’amore crede anche in Dio perchè Lui è amore.
Siccome di Dio non possiamo sapere che cosa è, ma piuttosto che cosa non è, non possiamo indagare come egli sia, ma piuttosto come non sia.
La sorte delle anime elette è il patire.