Algernon Charles Swinburne – Bacio
Dolce, rossa, spendida bocca che bacia.
Dolce, rossa, spendida bocca che bacia.
Il riso sulla sua bella faccia pareva l’arcobaleno e io la baciai ancora.
Mentre baciavo le sue labbra, mi perdevo tra le sue braccia.
Vorrei essere una lacrima, così da scivolare sulle tue labbra, per gustarne poi il sapore.
La tua bocca è dolce come il miele. E io sono il tuo orsetto.
C’eravamo raccontato tutto di noi; allora lasciammo le parole al vento, e i baci presero il sopravvento!
Se solo credessi a un’altra vita avrei già una legittima sposa da aspettare oltre le nuvole.Vorrei darti ancora un bacio, ma sarebbe ridurre le intenzioni all’infinito. In realtà vorrei essere il tuo gusto, sentire come senti, sentire con la tua lingua il sapore delle cose, lo stupore delle cose, stuporose cose, assaporarle sulla pelle a modo tuo per impastarle con la mia anima solo dopo aver capito che cos’è un buon sapore per te.E solo allora baciarti ancora e spiegarti senza parlare cos’è un buon sapore per me.