Alina Carenza – Destino
Vivi il paradosso, serve a prender coscienza. Semplice come la Fisica dei quanti.
Vivi il paradosso, serve a prender coscienza. Semplice come la Fisica dei quanti.
Tutti noi, ognuno a modo proprio, siamo in cerca delle stesse risposte, alcuni guidati dal cuore, altri dalla mente. Tutti in un’unica direzione. Aiuta chi si trova in difficoltà, se puoi, vedrai che nello stesso tempo avrai fatto qualcosa anche per te stesso.
Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro sè, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita. Nella notte del ricordo ardono quelli disegnando la via di fuga della sorte. Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.
Ti accorgi del tempo che passa non dai primi capelli bianchi, ma guardando i figli che crescono.
Ciò che ti fà stare bene oggi, può farti stare male domani.
Tutto è memoria con un grande appetito e sete tutto si presta a essere una copia di cose che appassiscono in ginocchio nessun brutto s’alza per gridare vittoria ai fiori velenosi della sua sorte nessun cuore piange la costola rotta quando ha la speranza che la frattura si saldi.
Viandante, la via non c’è, la via si fa andando.