Allan Kardec – Felicità
La nostra felicità sarà naturalmente proporzionale alla felicità che facciamo per gli altri.
La nostra felicità sarà naturalmente proporzionale alla felicità che facciamo per gli altri.
Il mio sogno non è un sogno comune, un sogno come altri, il mio è semplicemente un sogno fecondo di felicità.
Siamo tutti esseri umani e, da questo punto di vista, siamo uguali. Noi tutti vogliamo la felicità e non vogliamo soffrire. Se consideriamo questo fatto, troveremo che non ci sono differenze tra persone di diversa fede, razza, colore, cultura. Tutti noi abbiamo questo comune senso di felicità.
Capisci di essere in armonia col mondo quando non desideri niente altro, perché ciò che hai ti basta. Quando, bramoso di maturare, sei pronto a morire e a rinascere.
Dimenticai cosa fosse la felicità, finalmente sentii il sangue scorrere nelle vene.
Passiamo molto tempo a rincorrere quello stato d’animo che si chiama “felicità”. Quando finalmente l’abbiamo raggiunto ci accorgiamo che spesso è fatto di pochi attimi. Non si può fermare l’attimo! Non si può essere sempre felici… non molliamo! Riprendiamo la corsa, non abbandoniamo mai le nostre illusioni, i nostri sogni: “è la vita che va così”.
Non puoi essere felice se prima non sei stato infelice.